La persistenza è una pezza fondamentale e d’impatto nella vita di un cristiano. Se ci mettessimo a studiare i personaggi biblici, vedremo che tutti - senza eccezioni - sono stati persistenti nella loro visione. E da loro, abbiamo imparato grandi cose.
In primo luogo, ricordati: nulla è perduto. "Tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano DIO" (Rm 8.28). Quando le cose non vanno male, non significa che non siamo sulla buona strada. Se stiamo con Dio, allora si siamo sulla buona strada, sia che ci sembri giusta o no. Nella vita di un cristiano, tutto quello che succede Dio lo trasforma in qualcosa che servirà a cooperare per il suo bene e la Sua gloria.
In secondo luogo, insistere e continuare è solo una questione di tempo per realizzare. E se Mosè non fosse andato per sette volte a visitare il faraone d’Egitto, avrebbe lui glorificato Dio? Mosè è stato persistente e questo è stato di grande impatto nella vita del faraone. Noi abbiamo l’abitudine di tentare al massimo per tre volte, e se l’avesse fatto anche Mose, Dio sarebbe stato glorificato alla fine? "Non ho fallito,ho semplicemente scoperto milleduecento oggetti che non servivano a niente" disse Thomas Edison, inventò fino ad ottenere la lampada. La questione è: se una, due, tre o milleduecento volte, abbiamo ancora molta strada da fare prima di vedere la “lampada accesa”, in un’altra luce, dando vita a un altro progetto. Quando dovrai perdonare qualcuno nuovamente, non smettere di amare questo qualcuno, persisti.Quando il tuo progetto fallisce, non lo dimenticare, persisti. Quando inviti qualcuno a conoscere Gesù e ti dice “No,non voglio”, persisti! Impariamo che persistere e solo una parte del piano di Dio per mostrare la sua gloria.
In terzo luogo, essere cristiano è andare oltre ai limiti degli esseri umani. Tutti i grandi cristiani della bibbia sono andati oltre ai limiti umani, sono arrivati al soprannaturale, hanno fatto l’impossibile. Cosa facevano loro? Usando la fede, persistevano sulla strada che Dio aveva dato loro. Persistere ci porta la fede di cui abbiamo bisogno per credere all’impossibile e nel potere di Dio. E cosi che Lui sarà glorificato.
Quando scoraggiati pensiamo alla rinuncia, abbiamo bisogno di rimettere a fuoco la nostra visione, il principio del perché stiamo esecuziando queste cose. Forse noi non capiamo il perché ci troviamo in mezzo alle difficoltà, ma Dio lo sa. Noi non siamo stati chiamati per capire, ma per obbedire. Ed è per via dell’obbedienza che Dio gioisce nel ritrovarci e trasmetterci la Sua gloria. Ricordati: camminare è con te, spianarti la strada sarà con Dio. Persisti e vedrai le porte chiuse a chiave e quelle più alte aprirsi davanti ai tuoi occhi. Ed allora si vedrà la luce di dio.
Glauber Destro
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