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Il significato di sufficiente



Il significato di sufficiente, chi lo troverà?

Due scrittori parlando nella casa di un signore multimilionario:
“Hai pensato che questo signore guadagna per giorno quello che tu non hai mai ricevuto nella vendita del tuo libro più famoso?”
“Si, lo so. Ma ho una cosa che questo signore non ha.”
“E cosa tu pensi d’avere che lui non ha?”
“Io so il significato di sufficiente!”
E tu, caro lettore, sai il significato della sufficienza? Cioè, hai trovato nella tua vita ciò che ti mantiene sufficientemente bene, di modo che non hai bisogno più di niente per avere la felicità, la gioia, o una pace interiore che non ti lascia più. O invece, ancora sei alla attesa di una serenità?
L’uomo può cercare qualcosa che sia sufficiente per se di vari modo. Si può cercare, per esempio, avendo un sacco di soldi. Tuttavia guardando le conseguenze vediamo che questa sufficienza di soldi sembra di non arrivare mai, poiché l’uomo cercherà continuamente per ancora più soldi, non trovando così il significato di sufficiente. Lo stesso principio si trova a colui che cerca la sufficienza con le donne, o nelle feste, o nei libri, o lavorando assiduamente, o in un vizio, tra altre cose. Il motivo perché essi non trovano il significato di sufficiente è perché se non trovano la donna giusta, la festa giusta, o la quantità giusta di soldi, allora diventanno ansiosi, depressi, preoccupati, o tristi, tra altri sintomi. Quindi, non saranno mai autosufficienti nella vita, ma dipendenti e ansiosi.     
Ho un altro argomento per chiarire che queste ricerche non ci fanno capire  o arrivare al significato della sufficienza. Come sappiamo bene non riusciamo mai a controllare tutta la nostra vita. Ci sono cose che sfuggono del nostro controllo. Sappiamo che un giorno l’avversità arriverà. Un giorno forse la crisi busserà la nostra porta. Un giorno forse un incidente accadrà nella nostra famiglia, speriamo di no. Un giorno gli occhi non riusciranno a leggere come prima, il corpo non sarà più seduttore come quando eravamo giovani, il lavoro finisce, o i soldi finiranno.
Dunque, possiamo concludere imparando questa lezione nella scuola della vita: se cerchiamo cose momentanee, allora sicuramente non troveremo pienamente il significato di sufficiente. Nell’inizio di questo testo vediamo che lo scrittore ha trovato il senso di sufficiente. E sai, confesso che anch’io l’ho trovato. E tu? Ti manca qualcosa?

Glauber Destro
Giornalista e Teologo
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L’inizio del protestantesimo in Italia

I caratteri del protestantesimo in Italia
I primi principi del protestantesimo sono stati introdotti in Italia dalle lettere di Lutero e degli altri riformatori, i quali sono stati diffusi tra il popolo con nomi fittizi, letti senza il sospetto del proprio Vaticano.
I pocchi gruppi protestanti esistevano soltanto come società segrete. Non aveva nessuna organizzazione protestante centralizzata, a causa della grande reprensione nella peninsula, della ancora non effettiva inquisizione e della influenza della chiesa cattolica romana.

L’Oratorio del Divino Amore
Di 50 a 60 persone unite a Roma hanno tenuto un gruppo chiamato “Oratorio del Divino Amore” (1470-1524 ca.) incontrandosi per adorazione a Dio, per la carità e per edificazione mutua. In mezzo a loro, alcuni responsabili erano Caraffa, Contarini e Jacopo Sadoleto.

Diffusione della dottrina protestante
Alcuni anni dopo, Gasparo Contarini (1483-1542) viene trasferito a Venezia con altri amici, simpatizzanti delle idee evangeliche. Tra loro stava Flaminio, il poeta, Antonio Brucioli, autore nel 1532 di una delle più famose traduzioni in volgare della Bibbia, e Reginald Pole, un inglese ecclesiastico. La loro dottrina di giustificazione si è diffusa per tutta l’Italia. Parti di questi insegnamenti sono passati a essere insegnati nell’università di Bologna e difeso nell’accademia a Modena. A causa di questa diffusione, il vescovo e cardinale Morone ha scritto nel 1542, “Dovunque vado, e per tutti i quartieri, ascolto che la città sta diventando luterana.”
Le chiese a Venezia e Napoli si sono organizzate con pastori e riunione si sono svolte in segreto. I libri riformati si sono avidamente acquistati. “Intere biblioteche”, dice Filippo Melantone in una lettera probabilmente nel 1540, “sono stati trasportati in Italia.”
Gasparo Contarini, eletto nel frattempo vescovo di Belluno, rappresentava l'ala riformatrice più moderata del collegio cardinalizio e, forse per questo, venne inviato a Ratisbona nel 1541 per trovare un accordo con i rappresentanti dei Luterani: Melantone e Bucero. 
A Ratisbona i protestanti e cattolici si bloccarono sul problema della giustificazione. Lutero era convinto che per salvare l'anima era necessaria la fede data da Dio. I cattolici difendevano le preghiere e le opere buone, oltre che la fede, come viatico per la salvezza. Il Contarini cercò di affilare le armi della diplomazia ma, ritornato a Roma si dovette difendere dall'accusa di essere in odore di eresia.
Filippo Melantone, nome italianizzato di Philippus Melanchthon (1497-1560), è stato un umanista e teologo tedesco, amico personale di Lutero e uno dei maggiori protagonisti della Riforma protestante.
Jacopo Sadoleto (1477-1547) è stato vescovo cattolico e cardinale, fedele alla Chiesa cattolica. Un fedele servitore del papato in molte negoziazioni, soprattutto come operatore di pace. Il suo obiettivo principale era quello di riconquistare i protestanti con la persuasione pacifica e inserendo dottrina cattolica in una forma conciliante. Sadoleto era vescovo diligente, creato cardinale nel 1536, data la chiesa titolare di San Callisto.

L’inquisizione. Ma i leader della chiesa cattolica reagirono, non contenti con la crescita della “eresia protestante”, attraverso un concilio generale. Hanno risolto di sradicare il protestantesimo per forza. L’inquisizione ha cercato di distruggere tanto i libri quanto le persone del protestantesimo.

E questo è stato l’inizio del protestantesimo in Italia. Studio fatto dal libro “History of the Christian Church”, per George P. Fisher, nel 1887.

Glauber Destro
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Líder, não espere total aprovação dos outros Qual sua reação quando falam mal de você? Você corre atrás e discute? Atende às vontades dos outros? Tenta se livrar de qualquer forma e limpar seu nome? Afinal, que tipo de líder é você?
Leader, non aspettare la piena approvazione degli altri Qual è la tua reazione quando qualcuno parla male di te? Ti metti a discutere? Ascolti ciò che dicono gli altri? Eviti di essere formalista e ci tieni al tuo nome? Allora, che tipo di leader sei?
Leader, do not expect full approval of the others What is your reaction when people say bad things about you? You run back and discuss? Meets the desires of others? Attempts to get rid of this situation in any way and clear your name? After all, what kind of leader are you?