Quindi, posso dire che esistiamo solamente nel collettivo, cioè, quando facciamo parte di un corpo, che ha una finalità comune. Del resto, siamo individui soli ed egoisti che pensiamo solo a noi stessi e viviamo così in un mondo di illusioni, perché se cerchiamo di vivere come vogliamo, non arriveremo da nessuna parte.
Siamo stati creati per vivere in comune. Per esempio, guardiamo la nostra mano. Le nostre dita non sono né uguali né disuguali (perché uno si chiama dito e l'altro anche), ma coesistono nella loro diversità. Se un dito decide vivere da solo, perderà il motivo della sua esistenza, la ragione di vita. Sarà anche più difficile per l'esistenza di tutti gli altri. Se io perdo un dito, avrò problemi. Questo significa che le dita non sono uguali né disuguali, ma coesistono insieme, e nella loro diversità. La mano diventa forte esattamente per questa disposizione delle dita.
Quindi, non possiamo giudicare l'uomo come essere diverso o uguale da noi. Non siamo qua per scegliere tra amare uno e odiare l'altro. Noi esistiamo per un bene comune. Io sono importante per la tua vita e tu per la mia. Il discorso adesso è trovare qual'è questo bene comune, nel quale ci da ragione di vita e un motivo di esistenza.
Credo anche che questo ragionamento ci porta a un stile di vita totalmente differente di ciò che viviamo attualmente (capitalismo, comodismo, individualismo, relativismo). Credo che siamo stati creati per vivere in comune, mirando ad un bene comune. Il problema - o soluzione - è che questo ci porta a tutti i settori della vita, cioè, economici, sociali, politici, di educazioni, etc, di modo che, se ho soldi, questi soldi non sono solo miei (senno sarò individualista), ma di tutti. Tutto ciò che ho costruito, che so e che voglio, non è solo per me, ma di tutti e per tutti. Un dito non può crescere più che l'altro e dimenticare gli altri; così la mano non sarà mai forte e alla fine tutte le dita si auto rovineranno. Tutto ciò che un dito "forte" sta facendo da solo non passa di illusione, e si riempie di avidità e passione invano.
Credo che Dio voleva (e ancora vuole) che vivessimo in comunione. Per questo, dopo tanti problemi, Dio ha portato il Suo figlio qua, Gesù Cristo, per unirci in Lui, morire per noi stessi (le nostre volontà) e così vivere in Cristo, facendo l'unica cosa che lui ha fatto e sa fare: il bene comune e adorare Dio. Quindi, il popolo che adesso vive solamente a Cristo, adora Dio e vive facendo il bene dovunque passa, viene chiamata Chiesa di Cristo, che è il Corpo di Cristo, vivendo con il Suo spirito. In Cristo, ogni membro del Corpo (persona) è importante. In Lui troviamo il senso nella vita e il bene comune. Io faccio parte di questo corpo, e tu?
Glauber Destro
Jornalista
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